Le Storie

…bramerebbe di farci un poco di tabernacolo per situarci l'immagine del crocifisso…

Sorprendente è il motivo per il quale viene fatta questa richiesta, trattandosi di innalzare una struttura religiosa.

Altezza Reale

Francesco Piccioli umilissimo servo e suddito dell'A. V. R. reverentemente li rappresenta possedere una bottega ad uso di caffè posta su la cantonata dello sdrucciolo di Orsanmichele dove dietro alla medesima bottega vi vengono fatte delle sporcizie che perciò bramerebbe di farci un poco di tabernacolo per situarci l'immagine del crocifisso coperto con un piccolo tetto per levare tal uso.

Che perciò supplica l'A. V. R. a volerli permettere quanto domanda che della grazia quam Deus.

Addì 13 maggio 1738.

Illustrissimi Signori Capitani di Parte della Città di Firenze.

In ordine alli stimatissimi comandamenti emanati con loro decreto del dì 30 aprile prossimo passato  mi son trasferito nello sdrucciolo di Orsanmichele dietro alla bottega di caffè che tiene Francesco Piccioli, il quale a (sic) supplicato S. A. R. di poter fare un tabernacolo di lavori per situarci dentro l'immagine di un crocifisso ad oggetto di liberarsi dall'immondizie che vengono fatte al  muro di detta sua bottega, qual tabernacolo fare alto dal piano del lastrico fino al comignolo del tettino che deve coprirlo braccia cinque e un quarto e per larghezza braccia tre e 1/6 et il tettino nel maggior sporto sarà di braccia uno et il medesimo tabernacolo deve essere retto da due mensole quali posino sopra due pilastrini di larghezza di un quarto e sporteranno fuori dal muro 1/3 di braccio conforme vien dimostrato il tutto nell'annesso foglio si in pianta che in alzata.

Che perciò sarei di parere che questo tabernacolo e tettino (…) potesse farsi per non essere di verun pregiudizio, ma che fosse retto solo dalle mensole senza fare lo sporto de due pilastrini perché questi possono servire di inciampo al pubblico e invece di farli di rilievo fossero fati di colore servendo solo le mensole al sostegno dell'ornato e tetto del tabernacolo e per l'occupazione dell'aria pubblica dovesse pagare lire tre.

De' vicini non è stato necessario sentire alcuno da detto sporto è tutto l'istesso padrone.

Che è quanto devo significare alle Signorie loro Illustrissime alle quali facendo umilissima reverenza resto.

(…)

Umilissimo e devotissimo servitore.

Innocentio Giovannozzi.

(ASF Capitani di parte neri, 917)

La richiesta sarà accolta. Non sappiamo se il tabernacolo una volta edificato, con il passare del tempo, sia stato demolito; un nostro sopraluogo nei pressi di Orsanmichele ha dato esito negativo.

Documenti originali

3 maggio 1665
Si legge nell'atto di morte nella Chiesa di San Miniato al Montani…